IC ANNA MOLINARO

Topo dopo Topo: storia di un pifferaio magico a Montefiascone

Topo dopo Topo: storia di un pifferaio magico a Montefiascone

di Isabella Christina Felline

C’era una volta un pifferaio che passava di strada in strada suonando il suo strumento, i bambini ne erano incantati e lo seguivano.

C’era una volta un Piedibus di un paese, che passava di strada in strada fischiando col suo fischietto; i bambini, indossando una pettorina gialla, lo aspettavano alle fermate come un autobus e ci andavano allegramente a scuola.

C’era una volta un poeta dal cuore grande, famoso in tutta la nazione e anche oltre, che passò in pettorina Piedibus suonando le sue rime, ne erano incantati i bambini, ne erano incantati gli adulti e lo seguirono magicamente in Piedibus fino a scuola.

Era l‘8 maggio del 2013, il poeta era arrivato a Montefiascone la sera prima, per un Baratto di Momenti, pagato in natura, ospitato dalle famiglie del Piedibus, gli Incoraggiatori, come li chiama lui…

Bruno Tognolini ha conosciuto i bambini del Piedibus di Montefiascone e i loro genitori, che hanno ricominciato ad andare a scuola a piedi, come si faceva una volta, ma con le norme di sicurezza che sono necessarie oggi.

Ha visto che ci sono insegnanti straordinari che tra mille difficoltà trovano l’energia e il sorriso per fare uno dei mestieri più straordinari al mondo e sanno farlo in modo eccezionale.

Ha visto che si possono fare cose belle con la solidarietà, la condivisione e l’umanità genuina, unico ingrediente segreto che può trasformare le diversità in autentica ricchezza.

Ha visto che abbiamo capito che servono le idee, ma servono anche le braccia.

E da Autista onorario e d’eccezione ha portato i nostri bambini a scuola, puntuale. Poi ha tenuto un incontro a scuola per due classi campione. Niente cartoncini, colla e forbicine dalle punte stondate, solo parole, parole sagge, precise, potenti, che sanno entrare nei cuori. Parole in rima, parole che sanno volare e far volare perché conoscono l’equilibrio dell’ala del senso e dell’ala del suono. Parole che sono passate per i libri, tanti, tradotti in varie parti del mondo. Parole che sono passate per la televisione, attraverso programmi come la Melevisione, l’Albero Azzurro, il film La gabbianella e il gatto. Parole che sono passate attraverso i luoghi delle istituzioni come il Senato, dove Tognolini andò ospite dell’allora presidente del consiglio che volle conoscerlo personalmente. Parole che hanno imparato a memoria gli alunni di molte, moltissime classi, sulle antologie di Italiano. Parole che echeggiano ancora, anche quando lui è andato via, ramingo tra altre scuole, altre biblioteche, altri bambini, altre genti.

A Bruno Tognolini i bambini e le insegnanti hanno donato le loro fresche semplici parole in crescita, parole dal sapore di latte. E le parole sagge e delicate di una mamma “giocoliera di parole” anch’essa. E hanno donato il Bastone delle parole, realizzato da un nonno-Piedibus, un simbolo potente, profondo, un richiamo alla terra, alle origini.

La straordinaria e quasi incredibile esperienza di poter avere con noi una simile personalità in modo semplice è stato un dono, una ricchezza profonda, per la scuola e per le famiglie del Piedibus. Un dono che parla di uomini, di donne, di bambini. Un dono che ci ricorda semplicemente la potenza dell’entusiasmo e la ricchezza della vita. E le innumerevoli occasioni che essa ci offre per essere persone migliori.

 Bruno Tognolini