Protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri
STITUTO COMPRENSIVO “ANNA MOLINARO”
MONTEFIASCONE
MONTEFIASCONE
PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI
Il Protocollo d’Accoglienza definisce, facilita, sostiene e promuove l’inserimento scolastico degli alunni stranieri.
Tale documento può essere considerato un punto di partenza comune, all’interno del percorso dei vari team-docenti.
Costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e rivisto sulla base delle
esperienze realizzate, delle esigenze e delle risorse della scuola:
• contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni
stranieri,
• definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici,
• traccia le fasi dell’accoglienza,
• propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana,
• individua le risorse necessarie per tali interventi.
stranieri,
• definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici,
• traccia le fasi dell’accoglienza,
• propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana,
• individua le risorse necessarie per tali interventi.
Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo, l’Istituto si propone di:
• facilitare l’ingresso a scuola dei bambini stranieri,
• sostenerli nella fase d’adattamento,
• entrare in relazione con la famiglia immigrata,
• favorire un clima d’accoglienza nella scuola,
• promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza
dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato.
• facilitare l’ingresso a scuola dei bambini stranieri,
• sostenerli nella fase d’adattamento,
• entrare in relazione con la famiglia immigrata,
• favorire un clima d’accoglienza nella scuola,
• promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza
dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato.
Il Protocollo d’accoglienza delinea azioni condivise di carattere:
• amministrativo- burocratico- informativo che riguardano l’iscrizione e l’inserimento a scuola
degli alunni stranieri;
• comunicativo- relazionale riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi
dell’accoglienza a scuola;
• educativo- didattico che traccia le fasi relative all’assegnazione della classe, l’insegnamento
dell’italiano come seconda lingua;
• sociale che individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio.
• amministrativo- burocratico- informativo che riguardano l’iscrizione e l’inserimento a scuola
degli alunni stranieri;
• comunicativo- relazionale riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi
dell’accoglienza a scuola;
• educativo- didattico che traccia le fasi relative all’assegnazione della classe, l’insegnamento
dell’italiano come seconda lingua;
• sociale che individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio.
PRIMA FASE: AMMINISTRATIVO-BUROCRATICO-INFORMATIVA
Questa fase viene eseguita da un incaricato della segreteria che si occupa delle iscrizioni: essa
rappresenta il primo approccio dei genitori stranieri con l’istituzione.
• Acquisire la domanda di iscrizione
• Fornire ai genitori stranieri materiale per una prima essenziale informazione sul sistema scolastico
italiano e sulla scuola di inserimento dei figli
• Raccogliere la documentazione necessaria:
– documento anagrafico sostituito con autocertificazione,
– documento sanitario attestante le vaccinazioni eseguite,
– documento della scolarità pregressa attestante gli studi fatti nel paese d’origine,
– il proprio recapito per mantenere i contatti con la scuola.
• Acquisire l’opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica
• Informare la famiglia del tempo che intercorrerà tra l’iscrizione e l’effettivo inserimento nella
classe ( una settimana/dieci giorni)
• Prendere accordi con gli insegnanti della sezione o classe per l’assegnazione e il passaggio di
informazioni e documentazione
• Informare la famiglia sull’organizzazione della scuola
rappresenta il primo approccio dei genitori stranieri con l’istituzione.
• Acquisire la domanda di iscrizione
• Fornire ai genitori stranieri materiale per una prima essenziale informazione sul sistema scolastico
italiano e sulla scuola di inserimento dei figli
• Raccogliere la documentazione necessaria:
– documento anagrafico sostituito con autocertificazione,
– documento sanitario attestante le vaccinazioni eseguite,
– documento della scolarità pregressa attestante gli studi fatti nel paese d’origine,
– il proprio recapito per mantenere i contatti con la scuola.
• Acquisire l’opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica
• Informare la famiglia del tempo che intercorrerà tra l’iscrizione e l’effettivo inserimento nella
classe ( una settimana/dieci giorni)
• Prendere accordi con gli insegnanti della sezione o classe per l’assegnazione e il passaggio di
informazioni e documentazione
• Informare la famiglia sull’organizzazione della scuola
SECONDA FASE: COMUNICATIVO-RELAZIONALE
Questa fase consiste nell’accoglienza dell’alunno e della famiglia da parte del Dirigente Scolastico,
del personale di segreteria, degli insegnanti di classe o sezione per coordinare l’organizzazione
didattica e gli interventi scolastici ed extrascolastici necessari per l’accoglienza e l’integrazione.
• Esaminare la documentazione raccolta dalla segreteria all’atto dell’iscrizione
• Effettuare un primo colloquio con l’alunno e la sua famiglia per raccogliere informazione sulla
situazione familiare, sulla storia personale e scolastica, sulla situazione linguistica dell’alunno.
Durante il colloquio:
– si utilizza la documentazione fornita dalla segreteria,
– si raccolgono informazioni sulla situazione familiare e sulla storia personale e scolastica
dell’alunno,
– si integrano e completano le informazioni sull’organizzazione generale della scuola,
– si prendono accordi sulle forme necessarie di collaborazione scuola-famiglia,
– si elabora una prima valutazione delle competenze linguistiche e extraverbali dell’alunno
utilizzando specifici strumenti,
– si individua, sulla scorta della documentazione raccolta e di quanto emerso dal colloquio e dalla
prima valutazione dell’alunno, la classe di inserimento, tenendo conto dell’età anagrafica e
dell’ordinamento degli studi nel paese di provenienza.
• Esaminare e valutare il materiale raccolto dalla segreteria e dall’incontro con la famiglia
• Fornire al team docente che accoglierà il nuovo iscritto tutte le informazioni scaturite dal
colloquio con la famiglia e l’alunno e prendere i necessari accordi per la sua accoglienza
• Effettuare la valutazione delle abilità, dei bisogni specifici di apprendimento e degli interessi
• Individuare percorsi di facilitazione
• Predisporre gli strumenti e coordinare il monitoraggio degli interventi di accoglienza e
integrazione.
del personale di segreteria, degli insegnanti di classe o sezione per coordinare l’organizzazione
didattica e gli interventi scolastici ed extrascolastici necessari per l’accoglienza e l’integrazione.
• Esaminare la documentazione raccolta dalla segreteria all’atto dell’iscrizione
• Effettuare un primo colloquio con l’alunno e la sua famiglia per raccogliere informazione sulla
situazione familiare, sulla storia personale e scolastica, sulla situazione linguistica dell’alunno.
Durante il colloquio:
– si utilizza la documentazione fornita dalla segreteria,
– si raccolgono informazioni sulla situazione familiare e sulla storia personale e scolastica
dell’alunno,
– si integrano e completano le informazioni sull’organizzazione generale della scuola,
– si prendono accordi sulle forme necessarie di collaborazione scuola-famiglia,
– si elabora una prima valutazione delle competenze linguistiche e extraverbali dell’alunno
utilizzando specifici strumenti,
– si individua, sulla scorta della documentazione raccolta e di quanto emerso dal colloquio e dalla
prima valutazione dell’alunno, la classe di inserimento, tenendo conto dell’età anagrafica e
dell’ordinamento degli studi nel paese di provenienza.
• Esaminare e valutare il materiale raccolto dalla segreteria e dall’incontro con la famiglia
• Fornire al team docente che accoglierà il nuovo iscritto tutte le informazioni scaturite dal
colloquio con la famiglia e l’alunno e prendere i necessari accordi per la sua accoglienza
• Effettuare la valutazione delle abilità, dei bisogni specifici di apprendimento e degli interessi
• Individuare percorsi di facilitazione
• Predisporre gli strumenti e coordinare il monitoraggio degli interventi di accoglienza e
integrazione.
TERZA FASE: EDUCATIVO-DIDATTICA
Questa fase fornisce al team docenti tutte le informazioni, il supporto e il materiale in possesso per
l’accoglienza del nuovo alunno.
• Favorire l’inserimento dell’alunno nella classe:
– informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa sensibilizzando
all’accoglienza,
– progettando specifiche attività di benvenuto e conoscenza,
– preparando un’aula visibilmente multiculturale (cartelli di benvenuto nella lingua d’origine,
carta geografica con segnato il Paese di provenienza etc.),
– incaricando un alunno di svolgere attività di tutor (compagno di viaggio) dell’alunno straniero e
coinvolgendo eventualmente alunni della stessa provenienza già inseriti nella scuola.
• Favorire la conoscenza degli spazi della scuola
• Favorire la conoscenza dei tempi e dei ritmi della scuola
• Facilitare la comprensione dell’organizzazione delle attività
• Rilevare i bisogni specifici di apprendimento dell’alunno straniero elaborando un piano di studio
personalizzato
• Individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per
ogni disciplina, stabilendo i contenuti essenziali ed adattando ad essi le metodologie didattiche, la
verifica e la valutazione delle competenze acquisite
• Stabilire criteri, modalità e strumenti di valutazione periodica coerenti con il piano di studi
personalizzato
• Informare la famiglia del percorso formativo predisposto dalla scuola
QUARTA FASE: SOCIALE
Questa fase prevede l’apertura dell’Istituzione al territorio in sinergia con operatori, enti e
associazioni.
• Valorizzare la cultura d’origine progettando, anche con il supporto esterno e coinvolgendo l’intera
comunità scolastica, percorsi/laboratori di educazione interculturale
• Stimolare, coinvolgendo anche gli altri compagni e i loro genitori, la partecipazione dell’alunno
straniero ad attività extra-scolastiche del territorio
• Mantenere gli opportuni contatti con gli enti e associazioni territoriali per acquisire le opportunità
da questi offerte alla scuola