IC ANNA MOLINARO

Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa

Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa
Premessa 
La nostra Costituzione assegna alla famiglia e alla scuola la responsabilità di educare e di
istruire i giovani. Fin dalla nascita della moderna Repubblica, pertanto, i genitori e gli insegnanti hanno rivestito un ruolo di grande rilevanza nello sviluppo dei giovani.
Nel tempo, il dettato costituzionale ha avuto varie interpretazioni, a livello normativo e a
livello attuativo e le innovazioni introdotte nella scuola hanno fatto progressivamente evolvere
l’interpretazione del rapporto scuola/famiglia nella direzione di una relazione via via sempre più interattiva.
Bisogna considerare che l’evolversi di nuove teorie pedagogiche ha accreditato, nel processo
di innovazione della scuola, il valore della singolarità dell’individuo, della diversità dei ritmi di
apprendimento, dei diritti di tutti gli allievi, di quelli dei soggetti in difficoltà. Di conseguenza, sono stati elaborati nuovi modelli didattico-educativi che hanno permesso alla scuola di reinterpretare le modalità di attuazione del dettato costituzionale in merito al rapporto scuola/famiglia.
Determinante è stato anche il ruolo dei genitori nella vita scolastica, sia negli istituti statali
che paritari, che è risultato nel tempo sempre più pregnante, trasformandosi da mera partecipazione agli organi collegiali ad autentica cooperazione alla progettualità e ai processi formativi.
E’ scaturito, quindi, l’obbligo per le istituzioni scolastiche di dare piena esecuzione alle
disposizioni normative per introdurre nuove modalità organizzative atte a favorire un maggiore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, investendoli della corresponsabilità educativa.
Nel promuovere le innovazioni nelle scuole, non va trascurato il pregresso storico ovvero la
comprensione del retroterra culturale della scuola per poter sfruttare al meglio le esperienze
realizzate, riflettendo anche sulle eventuali difficoltà. In sintesi, un valore va, sì, postulato ma
diventa tale soltanto se illumina l’agire indirizzandolo verso risultati ad esso coerenti.