Si è trattato di un meeting per soli docenti per analizzare quanto fatto e studiato dagli alunni finora e per prendere decisioni sui prossimi incontri tra studenti e sulla formazione da attuare e si è svolto in un clima di grande armonia ed amicizia.
Nel tempo libero i sei professori europei, sempre accompagnati dalle docenti del nostro Istituto, hanno avuto la possibilità di apprezzare le bellezze del territorio dalle quali sono rimasti profondamente affascinati.
Il prossimo appuntamento sarà a Madrid, dove 18 studenti, di cui 6 provenienti dal nostro Istituto, staranno insieme una settimana per continuare la formazione sulla robotica. Spetterà a noi, a marzo, ospitare tutti per l’ultimo incontro.
Si ringrazia il forno Mari per la ricca colazione offerta ai docenti partecipanti durante il coffee break e il negozio di belle arti di Viterbo “Arte in Bottega” per i meravigliosi quadri regalati ai professori e alla Dirigente a ricordo di questo piacevole e proficuo fine settimana internazionale.

Hanno trascorso questi giorni lavorando insieme ai loro partner rumeni, spagnoli e polacchi costruendo e programmando robot., usando la lingua inglese come mezzo di comunicazione.
I nostri alunni sono stati bravi e responsabili e hanno dimostrato una capacità di adattamento notevole rispetto alla loro giovane età.
Hanno partecipato alle attività ricreative con naturalezza mostrandosi spigliati in un contesto a loro estraneo.
Hanno instaurato rapporti di amicizia con i loro partners europei e hanno dimostrato ancora una volta che la collaborazione e la condivisione delle esperienze è il mezzo più immediato per la formazione del futuro cittadino europeo.

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Due insegnanti dell’ I.C. “Anna Molinaro” sono state accolte con entusiasmo nella scuola IES “Francisco Giner de los Rios” di Alcobendas-Madrid in Spagna per discutere e monitorare i risultati della mobilità effettuata in Polonia e per pianificare le attività da svolgere nella prossima mobilità in Romania.
I partecipanti hanno avuto l’ opportunità di conoscere il sistema e il funzionamento del sistema scolastico spagnolo visitando gli spazi, le classi e i laboratori in cui i docenti e gli alunni hanno mostrato i loro robots in azione.
Il meeting ha offerto anche l’ occasione di conoscere aspetti fondamentali, peculiari e caratteristici della cultura del Paese ospitante e i momenti di socializzazione, scambio di opinioni, idee ed esperienze hanno permesso agli insegnanti di conoscersi umanamente e professionalmente, al fine di instaurare cordiali e proficui rapporti interpersonali per la durata biennale del progetto e oltre.
Le parole “robotics” e “hearts” non sono mai state così vicine!
Many thanks dear partners!

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Si è svolto infatti il primo incontro internazionale in Polonia, dal 23 febbraio al 2 marzo, al quale hanno partecipato 6 studenti italiani, 6 spagnoli e 6 romeni ospitati da 18 studenti polacchi.

Questo primo meeting è stato un successo, nonostante il freddo polare di quei giorni (erano ad una temperatura di meno 20…)
Studenti e professori si sono cimentati per una settimana nello studio del coding e nella conoscenza della robotica, hanno seguito lezioni tenute nella scuola polacca, sono andati a dimostrazioni e workshop nell’università della vicina città di Lublino. Hanno visitato musei e… si sono anche divertiti con i loro compagni polacchi, parlando in inglese.
I nostri ragazzi e le loro famiglie sono rimasti colpiti dalla generosità e dalla estrema gentilezza con cui sono stati accolti dalle famiglie ospitanti, le quali, nel tempo lasciato libero da una programma molto intenso, si sono resi disponibili per vivere insieme a loro esperienze tipiche del posto.
Un ringraziamento ai professori accompagnatori.

Ad accompagnarli, in quella che sarà la prima vera esperienza senza la famiglia, sono i docenti Alessandri Anna e Aronne Roberto. 
Gli alunni hanno raggiunto la città polacca dove trascorreranno 5 giorni al fianco dei loro coetanei polacchi, spagnoli e rumeni. Al loro arrivo, insieme ai loro partners spagnoli e rumeni, sono stati accolti dai docenti e alunni polacchi a scuola, insieme alle famiglie ospitanti.

I ragazzi saranno coinvolti in attività di formazione coding, useranno il programma Scratch, parteciperanno a laboratori, visiteranno l’Università di Tecnologia a Lublino, assisteranno a dimostrazioni sulla creazione e uso dei robot tenute dagli alunni polacchi,creeranno un programma scratch e parteciperanno alle attività creative pianificate dalla scuola di Zamosc, come visite ai musei, visita alla citta di Zamosc, di Lublino e tornei sportivi nella grande palestra della scuola.
Le esperienze verranno poi tradotte in incontri e approfondimenti da trasmettere a tutti gli altri alunni coinvolti nel progetto che a loro volta coinvolgeranno tutti gli alunni delle diverse classi per una disseminazione ad ampio raggio dei saper acquisiti durante il soggiorno in Polonia.

I progetti europei Erasmus+ prevedono la mobilità di docenti e alunni per promuovere nei giovani il senso
di appartenenza all’Europa e la conoscenza delle reciproche culture. Il nostro progetto vincente aggiunge
a ciò uno specifico valore didattico, cioè la conoscenza di pratiche innovative riguardo la
programmazione e la robotica. Un progetto altamente all’avanguardia.
Ciascuna delle quattro scuole coinvolte partecipa con 18 studenti, dunque in tutto 72 studenti.

Le quattro mobilità si svolgeranno una per ogni nazione partecipante e secondo il seguente calendario: 1)
in Polonia, a febbraio-marzo 2018 (6 studenti italiani, 6 spagnoli e 6 romeni); 2) in Romania, a maggio
2018 (altri 6 studenti italiani, 6 spagnoli e 6 polacchi ); 3) in Spagna, a novembre 2018 (dove andranno
gli ultimi 6 studenti italiani, 6 polacchi e 6 romeni); 4) a Montefiascone, nel mese di aprile 2019 (dove
verranno 6 studenti polacchi, 6 spagnoli e 6 romeni, più, ovviamente tutti i nostri 18).
In ognuna di queste tappe gli studenti studieranno in inglese la programmazione e la robotica, e saranno
ospiti presso le famiglie degli altri studenti partecipanti. Si tratta di un’occasione unica, un’esperienza che
offrirà l’opportunità ai giovani partecipanti di acquisire metodi di programmazione per la costruzione di
robot e la loro applicazione nella vita di ogni giorno, ma soprattutto di scambiare idee, confrontarsi,
acquisire conoscenza e coscienza di realtà socio-culturali diverse tra loro.
Complimenti ai ragazzi partecipanti, alle loro famiglie per averli incoraggiati in questa esperienza, e
anche alla scuola che promuove iniziative di questo genere, molto impegnative da gestire, fatte in modo
totalmente gratuito solo per il bene della collettività.

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